Le operazioni di disinnesco di una bomba d'aereo di circa 2.000 kg.

Viterbo: droni partecipano al disinnesco di un ordigno bellico

Si sono concluse con successo la scorsa settimana le delicate operazioni di disinnesco di una bomba da ben 2 tonnellate risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuta a Viterbo il 20 marzo scorso.

 

Le operazioni di disinnesco di una bomba d'aereo di circa 2.000 kg.

Viterbo: le operazioni di disinnesco di una bomba d’aereo di circa 2.000 kg della Seconda Guerra Mondiale.

 

Un’operazione complessa per scongiurare una tragedia

Intervento di disinnesco per la rimozione delle tre spolette.

Intervento di disinnesco per la rimozione delle tre spolette.

L’ordigno bellico, soprannominato “Lady Rose” in onore della patrona della città, era altamente pericoloso e il suo disinnesco ha richiesto l’evacuazione di circa 36.000 persone, creando una zona rossa di 1.400 metri di raggio. 

L’ordigno bellico – dal peso di 4mila libbre, ossia circa 2000 kg – appartiene alla categoria delle bombe d’aereo, nello specifico il modello inglese MIK IV, ed è una delle sei bombe più grandi mai trovate in Italia. Con un diametro di 76 cm, lunghezza di 2,08 m e con uno spessore di 0,77 cm, conteneva al suo interno oltre 1.300 kg di esplosivo. 

Le operazioni, coordinate dalla Prefettura di Viterbo, sono state rese ancora più complesse dalla presenza di ben tre distinti congegni di attivazione e dall’alto rischio di scoppio.

 

L’impegno di professionisti e l’ausilio della tecnologia

 

 

Gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito, dopo aver completato l’evacuazione, hanno iniziato alle 10:25 del 7 maggio l’intervento di disinnesco per la rimozione delle tre spolette, i congegni di attivazione della bomba, tutte attivate e armate.

 Neutralizzati questi, il residuato bellico è stato trasportato presso l’80° reggimento “Roma”, dove è stato reso inoffensivo con la tecnica della lisciviatura, che prevede lo svuotamento dell’ordigno tramite getti d’acqua ad alta temperatura, in grado di sciogliere l’esplosivo e convogliarlo in un sistema di filtraggio, in modo da separare il composto, per la successiva distruzione dell’esplosivo.

Per limitare l’area di evacuazione e ridurre i disagi per la popolazione, i militari hanno realizzato una speciale struttura di contenimento in grado di mitigare gli effetti di un’eventuale esplosione accidentale.

 

Droni per la sorveglianza antisciacallaggio

 

 

Un aspetto innovativo di questa operazione è stato l’impiego di droni per supportare le attività di monitoraggio e sicurezza, soprattutto per la prevenzione di atti di sciacallaggio.

L’utilizzo dei droni è avvenuto nell’ambito di una sperimentazione dei servizi U-space, il cosiddetto spazio aereo per i droni, promossa da Rescue Drones Network (RDN) in collaborazione con la Questura di Viterbo.

Gli operatori di RDN hanno utilizzato l’UTM-Box Pollicino di TopView, un dispositivo innovativo che, integrato con il portale D-Flight, consente il tracciamento in tempo reale dei droni.

L’UTM-Box si è rivelato fondamentale per garantire la sicurezza delle operazioni anche in uno scenario urbano complesso come quello di Viterbo.

 

Un uso attivo dei droni nella Sicurezza

 

Gli operatori di droni hanno utilizzato il tracker Pollicino di TopView. Tale dispositivo, integrato direttamente con il portale D-Flight, ha la funzione di tracciare i droni in tempo reale.

Gli operatori di droni hanno utilizzato il tracker Pollicino di TopView. Tale dispositivo, integrato direttamente con il portale D-Flight, ha la funzione di tracciare i droni in tempo reale.

 

L’operazione “Lady Rose” rappresenta un importante passo avanti verso lo sviluppo di un sistema sicuro ed efficiente per l’utilizzo dei droni in contesti urbani e complessi.

I servizi U-space, come dimostrato da questa sperimentazione, hanno il potenziale per rivoluzionare il modo in cui i droni vengono utilizzati, aprendo nuove opportunità in molteplici settori, dalla logistica alla sicurezza, dall’agricoltura all‘ambiente.

 

[Credits: Ministero dell’Interno, Esercito.Difesa, RDN]

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