Drone dei Vigili del Fuoco munito di termocamera.

Droni per il soccorso e la ricerca dispersi in Italia

L’incidente nel cantiere Esselunga a Firenze del 16 febbraio, che ha causato quattro morti, tre feriti e un operaio ancora disperso, ha evidenziato ancora una volta quanto sia fondamentale l’uso di tecnologie avanzate nelle operazioni di soccorso.

 

Drone dei Vigili del Fuoco munito di termocamera.

Drone dei Vigili del Fuoco munito di termocamera.

 

I Vigili del Fuoco del nucleo USAR (Urban search and rescue) stanno infatti avvalendosi del supporto aereo di droni dotati di termocamera anche durante le operazioni in notturna, mentre proseguono le ricerche dell’ultima persona ancora dispersa.

 

Drone del nucleo USAR dei Vigili del Fuoco in ricognizione a Firenze sopra la zona del crollo.

Drone del nucleo USAR dei Vigili del Fuoco in ricognizione a Firenze sopra la zona del crollo.

 

La rivoluzione del soccorso aereo

 

I droni, o sistemi aerei senza equipaggio (UAS), hanno rivoluzionato il modo in cui si affrontano le emergenze, grazie alla loro capacità di raggiungere aree impervie o pericolose per l’uomo.

 

Vigili del Fuoco muniti di drone durante l’alluvione nelle Marche del 2022.

Vigili del Fuoco muniti di drone durante l’alluvione nelle Marche del 2022.

 

In Italia, il loro impiego nel soccorso è diventato sempre più frequente, offrendo un contributo inestimabile in termini di velocità di intervento e precisione delle operazioni.

 

Droni per il soccorso: l’impiego sul campo

 

Un caso emblematico è stato l’utilizzo dei droni nel dopo terremoto che ha colpito il Centro Italia nel 2016. Le squadre di soccorso hanno impiegato i droni per mappare le zone colpite, valutare i danni e individuare le aree più critiche in cui concentrare gli sforzi. Questo ha permesso di ottimizzare le operazioni di soccorso, riducendo i tempi e aumentando l’efficacia degli interventi.

Altro esempio significativo è stato l’uso dei droni per monitorare le zone alluvionate delle Marche nel 2022 e in Emilia-Romagna e in Veneto nel 2023. Grazie a questi dispositivi, è stato possibile valutare l’entità delle inondazioni, identificare le persone isolate e dirigere i soccorsi in modo preciso, salvando vite umane.

 

Bambino disperso ritrovato con l'uso del drone del Soccorso Alpino ad Acquasanta.

Bambino disperso ritrovato con l’uso del drone del Soccorso Alpino ad Acquasanta.

 

È di poche settimane fa la notizia del tempestivo soccorso di un bambino di appena tre anni ad Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno. Il piccolo, allontanatosi dal giardino di casa, si è perso nei boschi impervi dei monti della Laga, ed è stato ritrovato in soli novanta minuti, grazie anche all’ausilio di un drone con termocamera del Soccorso Alpino.

 

Tecnologia e formazione: il binomio vincente

 

Il successo dell’impiego dei droni nel soccorso non si basa solo sulla tecnologia, ma anche sulla formazione degli operatori. In Italia, diverse organizzazioni e associazioni di protezione civile hanno avviato programmi di formazione specifici per piloti di droni, al fine di garantire che l’uso di questi dispositivi sia non solo efficace ma anche sicuro.

 

Drone del Soccorso Alpino per la ricerca dei dispersi in montagna, anche in caso di valanga.

Drone del Soccorso Alpino per la ricerca dei dispersi in montagna, anche in caso di valanga.

 

La preparazione copre aspetti tecnici, normativi e operativi, assicurando che gli operatori siano in grado di affrontare ogni tipo di emergenza.

 

Una rete di soccorsi innovativa

 

Guardando al futuro, l’Italia si sta muovendo verso un’integrazione sempre più profonda dei droni nelle strategie di soccorso.
Progetti innovativi, come l’uso di droni dotati di termocamere per individuare persone in mare o sotto le macerie, o di dispositivi in grado di trasportare defibrillatori in zone remote e difficilmente accessibili, stanno aprendo nuove frontiere nell’assistenza e nel salvataggio di vite umane.

 

[Photos & Video: vigilidelfuoco.it, cnsas.it]

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Con riferimento all’art. 1 comma 125 della Legge 124/2017, qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute nell’anno 2022:
Soggetto erogante: Stato Italiano
Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19

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