Droni MIT: navigazione autonoma e sicura con l'algoritmo GCBF+

Droni MIT: navigazione autonoma e sicura con l’algoritmo GCBF+

I droni stanno compiendo progressi straordinari, e questa volta il merito va al MIT, che ha sviluppato una tecnologia in grado di consentire a questi dispositivi di volare autonomamente, anche in ambienti complessi, ispirandosi al volo degli uccelli. 

L’adozione su larga scala di questa innovazione potrebbe rivoluzionare settori come la logistica, la gestione ambientale e le operazioni di soccorso. 

Un team di ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (il MIT) ha compiuto un notevole passo avanti con lo sviluppo del GCBF+ (Graph Control Barrier Function), un algoritmo che promette di elevare gli standard di sicurezza e autonomia dei droni.

 

Droni MIT: navigazione autonoma e sicura con l'algoritmo GCBF+

 

GCBF+: una barriera di sicurezza dinamica per la navigazione autonoma in ambienti complessi

 

Il principio alla base del progetto è semplice, ma ambizioso: creare un sistema che permetta ai droni di analizzare l’ambiente circostante in tempo reale, scegliendo il percorso più sicuro senza necessità di mappe o pianificazioni dettagliate. 

Una vera e propria rivoluzione rispetto ai tradizionali sistemi di navigazione, che si basano su percorsi preimpostati e faticano a reagire agli ostacoli imprevisti. A differenza di questi ultimi, il GCBF+ introduce un’area di sicurezza dinamica attorno a ciascun UAV. 

L’innovazione permette ai dispositivi di adattarsi istantaneamente alle variazioni dell’ambiente, evitando collisioni senza la necessità di una pianificazione preventiva. La flessibilità del GCBF+ è cruciale in scenari dinamici, dove ostacoli imprevisti possono sopraggiungere all’improvviso.

 

Percezione avanzata e apprendimento automatico

 

 

Un’architettura cognitiva sofisticata, che integra un sistema di percezione multisensoriale con algoritmi di apprendimento automatico avanzati, rappresenta il fulcro dell’efficacia del GCBF+. Consente infatti al drone di elaborare e combinare i dati provenienti da sensori visivi e di profondità, costruendo in tempo reale un modello tridimensionale dell’ambiente circostante. 

L’integrazione dei dati raccolti dai sensori, combinata con le previsioni ottenute grazie all’apprendimento automatico, permette al drone di calcolare traiettorie di volo ottimali in tempi brevissimi. Un esempio concreto di questa capacità è visibile nel video pubblicato da ScienceX, dove un gruppo di droni Crazyflie utilizza l’algoritmo sviluppato dal MIT per scambiarsi posizione in modo sicuro, evitando gli ostacoli presenti nell’ambiente.”

L’UAV non si limita a reagire agli ostacoli; piuttosto, anticipa potenziali collisioni, modulando la propria traiettoria in modo fluido e continuo. Inoltre, l’apprendimento automatico permette al drone di affinare costantemente i propri algoritmi di navigazione, apprendendo dall’esperienza e adattandosi a scenari sempre più complessi.

La capacità del drone di operare in ambienti dinamici e non strutturati, navigando in spazi ristretti, evitando ostacoli in movimento a velocità sostenuta e mantenendo l’orientamento anche in condizioni avverse, è una diretta conseguenza della robustezza dell’architettura cognitiva. 

Tale resilienza è fondamentale per applicazioni in contesti critici, come operazioni di soccorso, ispezioni infrastrutturali o monitoraggio ambientale, dove l’affidabilità e la precisione sono imprescindibili.

 

Applicazioni e potenzialità: dalla logistica ai soccorsi, con un occhio all’efficienza energetica

 

Droni MIT: vari impieghi possibili, dal Soccorso alla Logistica

 

I test condotti dal team del MIT hanno dato risultati entusiasmanti. I droni dotati di questo algoritmo sono riusciti a volare senza problemi attraverso ambienti difficili come fitte foreste o città congestionate, mantenendo una velocità costante di 32 chilometri all’ora. Le implicazioni di questa tecnologia sono vaste. 

Nel settore della logistica, i droni potrebbero rivoluzionare le consegne in aree urbane

In ambito sicurezza, potrebbero invece monitorare efficacemente aree protette o infrastrutture critiche, senza necessità di un controllo costante da parte degli operatori, e sarebbero impiegati in operazioni di soccorso in zone disastrate o per il monitoraggio ambientale. 

Altre applicazioni includono ispezioni infrastrutturali e sorveglianza. L’efficienza energetica è un altro punto di forza: i droni ottimizzano continuamente il percorso per ridurre il consumo di batteria, aumentando l’autonomia operativa.

 

Sviluppi futuri: verso un’autonomia ancora maggiore e il confronto con l’Università di Hong Kong

 

Il MIT non è l’unico istituto di ricerca a perseguire questa direzione. L’Università di Hong Kong ha sviluppato un micro-drone, il SUPER, in grado di volare ad alte velocità in ambienti complessi e di evitare ostacoli con una precisione senza precedenti. 

È evidente che la ricerca sui droni autonomi sta progredendo rapidamente, e presto questi dispositivi potrebbero diventare parte integrante della nostra vita quotidiana. Il team del MIT sta già lavorando per perfezionare ulteriormente il sistema, con l’obiettivo di renderlo ancora più robusto e adattabile. 

L’integrazione di funzionalità di apprendimento continuo è una delle prossime sfide, permettendo ai droni di affinare le proprie capacità nel tempo. Inoltre, si sta esplorando l’applicazione di questa tecnologia a sciami di droni, per coordinare movimenti complessi in modo sicuro ed efficiente.

 

Implicazioni e considerazioni etiche

 

L’avanzamento della tecnologia dei droni solleva importanti questioni etiche e legali. La privacy, la sicurezza e la regolamentazione dell’uso dei droni sono temi che richiedono un’attenta considerazione. 

È fondamentale che lo sviluppo tecnologico sia accompagnato da un quadro normativo adeguato, per garantire un utilizzo responsabile e sicuro dei droni.

 

 

[Credits: MIT]

Leggi anche:

Droni sottomarini per salvare la barriera corallina di Cipro

Enforce Tac 2025: droni, C-UAS e focus sulla difesa

Uso dei droni nell’olivicoltura italiana per la difesa fitosanitaria

Laser scanner e droni per restaurare il Santuario di Valsorda

Droni nel settore edile: la rivoluzione 5.0

Richiedi
info

Sovvenzioni

Con riferimento all’art. 1 comma 125 della Legge 124/2017, qui di seguito sono riepilogate le sovvenzioni ricevute nell’anno 2022:
Soggetto erogante: Stato Italiano
Contributo ricevuto: 16.398
Causale: Bonus investimenti L.160/19

Certificazioni

In quanto Operatore/Pilota con autorizzazioni Enac n. 3975 e n. 4488 tutti i nostri servizi sono assoggettati al rispetto del Regolamento dei Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto ed in particolare all’ art. 8

Scopri le certificazioni